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Il panficato è una pagnotta dolce, di colore bruno, fatta con
fichi secchi neri o neruccioli e le noci dell’Isola del Giglio.
È abbastanza morbido, le pezzature sono di 400 grammi. Si produce
a marzo e aprile.
- Impasto di farina, acqua, fichi secchi del Giglio spezzati e bolliti,
noci
- Aggiunta di altri ingredienti e aromi: buccia di arancia triturata,
mele e pere a pezzi, cioccolato fondente o cacao amaro, marmellata di
uva
- Formatura della pagnotta
- Cottura in forno
La
tipicità del panficato è data sia dalla particolare combinazione
degli ingredienti, molti dei quali sono di origine locale - come i fichi
secchi, le noci e la frutta - sia dal particolare sistema di trasformazione,
rimasto invariato nel tempo. È un dolce legato alla tradizione
pasquale dell’Isola del Giglio. Si consuma accompagnato con Passito
del Giglio o Ansonica.
Il panficato viene prodotto solo in ambito familiare, destinato quindi
all’autoconsumo, soprattutto nel periodo pasquale. Da non confondere
con il pandolce, che si fa tutto l’anno, un po’ in tutta la
Toscana, usando altre varietà di fichi.
Territorio interessato alla produzione |
Isola del Giglio, provincia di Grosseto. |
Produzione in atto |
Attiva. |
Materiali, attrezzature e locali
utilizzati per la produzione |
• Locale di lavorazione •
Utensili da cucina • Forno |
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