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Il lampredotto ricotto, della trippaia di Via dell' Ariento

  • 800 gr di “lampredotto” (l’abomaso, uno dei prestomaci dei vaccini) già cotto, così come viene venduto dai trippai fiorentini
  • un brodo fatto con una cipolla spaccata, ma non divisa
  • 2 costole di sedano
  • 5-6 foglie di basilico
  • 3-4 spicchi di aglio schiacciati
  • un dado di carne
  • un cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • sale
  • olio di oliva
In una pentola mettere un litro di acqua con tutti gli ingredienti del brodo e portarlo ad ebollizione. Dopo 4-5’ mettere anche il lampredotto, aggiustare il fuoco per una bollitura appena accennata, farlo bollire 30’ ca coperto. Togliere, tagliare a pezzetti non troppo piccoli, disporre nei piatti accompagnandolo con patate lesse, la salsetta vegetale del polpo all’elbana e condito con olio.
E’ uno dei più caratteristici “ripieni” per i panini fiorentini. Lo si trova da tutti i trippai e lo si prepara con poche varianti in moltissime trattorie, dove, contrariamente a molte altre frattaglie, riscuote il favore anche degli stranieri. La nostra versione mira a conferirgli maggior variazione aromatica a ad ammorbidirlo massimamente. Per accompagnarlo, specie negli ultimi tempi, si usano anche salse al peperoncino, come ad esempio al “barroccino” di via dell’Ariento, a Firenze, dove la trippaia, una ragazza giovane con una faccia sorridente e “belloccia”, ne prepara una davvero squisita.

Una ricetta di Giuseppe Alessi


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