Terra di Toscana www.terraditoscana.com

"Bonum vinum cum popone" fettine di melone al marsala

  • A)
  • 1 melone dolce e sapido (ottimo la "zatta" nostrale) ben maturo ma non molle
  • B)
  • 1 bicchiere di marsala secco
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 2 chiodi di garofano
  • 1/4 di cucchiaio da caffè di spezie fini
  • 1 pizzico di curry
  • 2 scorzette di arancia
  • un pizzico di sale
Tagliare a metà il melone, togliere tutti i semi e la parte filamentosa interna, poi dividerlo in 8 fette, a loro volta private di buccia e parti verdognole esterne.
In un frullatore mettere tutto quanto al punto B) e frullare bene fino a disintegrare e amalgamare il tutto; passarlo da un setaccio fine in una ciotolina.
Prendere 4 piatti, mettere sul fondo di ognuno qualche cucchiaio di vino speziato e, sopra, adagiarvi, 2 in ogni piatto, le fette di melone, quindi servire subito, come antipasto fresco.
"... acciocché la digestione nello stomaco possa farsi col debito ordine, convien di mangiar prima i frutti chiamati da medici orari, così chiamati perché non duran più di un'ora a non corrompersi; questi bei frutti come son ciriege, arbicrocoli, fichi, melloni e simili hanno da esser mangiati innanzi pasto... acciocché pigliando et entrando nel forno dello stomaco ove si fa la digestione, quivi presto sian digeriti, innanzi (se fosse possibile) che vi sopragiongesse altro cibo, perché essendo questi frutti così corruttibili non corrompano gli altri cibi, ché il mangiarli dopo pasto è contro la sanità. Con questi frutti conviene... che si debba bere buon vino e perfetto, et è la ragione ( senza dirne più) che essendo i frutti frigidi et umidi vengono col buono e gagliardo vino a temperarsi quella frigidità e umidità che hanno."
Così Domenico Romoli scalco fiorentino del XVI sec. [Faccioli, 1987] che nel suo "La singolar dottrina", un trattato di scalcheria, interpretra una saggezza risalente ai latini e gli da' una spiegazione a suo modo scientifica.
Bisogna dire che anche a tutt'oggi di questo "precetto" è rimasto qualcosa in auge, basti pensare al "prosciutto e melone", antipasto dolce forte che in qualche misura riconduce anche alle nostre "fettine" e al Romoli.
Si tratta di un antipasto insolito, di sola frutta, ma estremamente gradevole e particolarmente nel periodo del "sol leone", rinfrescante, rigenerante e stimolante.

Una ricetta di Giuseppe Alessi
Fotografia di Kee-Ho Casati


Terraditoscana © Polimedia - Tutti i diritti riservati
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze n. 5528 10/11/2006
Ed. Polimedia - Dir. Resp. Riccardo Benvenuti - P.IVA 06790950486