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Il grano marzolo del Melo è caratterizzato da paglia di colore
chiaro, grossa e alta, la spiga è pungente e la forma del chicco
quella tipica del grano. La farina è indicata sia per la produzione
del pane integrale, sia per la pasta fresca fatta in casa.
Per la raccolta del grano vengono utilizzate attrezzature manuali e
formati i classici "mannucci" (fasci di grano legato). La battitura
viene effettuata con un’apposita macchina di legno. Il grano viene
conservato nei magazzini aziendali (in cassoni di legno) e macinato a
pietra.
Per la raccolta del grano vengono utilizzate attrezzature manuali e
formati i classici "mannucci" (fasci di grano legato). La battitura
viene effettuata con un'apposita macchina costruita in legno. Il grano
viene conservato nei magazzini (cassoni di legno) aziendali e macinato
nei molini a pietra.
La coltivazione del grano marzolo nel comune del Melo era diffusa in
tutte le famiglie contadine che ne traevano il necessario sostentamento.
Adesso viene seminato solo da due o tre aziende agricole (con un raccolto
di 8-10 quintali annui), soprattutto per non perdere la tradizione e la
varietà del seme.
Il grano marzolo del Melo non è molto conosciuto al di fuori
della frazione del Melo. Non ci sono produzioni abbondanti né molti
produttori (si possono stimare in una dozzina), si può tuttavia
ipotizzare una produzione media di 100 quintali all’anno per singola
azienda. Il prodotto non viene venduto, le singole aziende lo coltivano
solo per
autoconsumo.
Territorio interessato alla produzione |
Melo, frazione del comune di Cutigliano,
provincia di Pistoia. |
Produzione in atto |
A rischio. |
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