Era un piatto tradizionale per la fiera del bestiame il primo lunedì
di Luglio a S. Piero a Sieve.
Si prepara con cipolle (ventrigli), fegatini, collo e ali di polli. Si
fa un soffritto con tutti gli odori, olio, pepe e sale, poi si aggiungono
le rigaglie. Le cipolle si fanno prima sbollentare perché molto
più dure di cottura. Quando saranno ben rosolate si mette della
conserva di pomodoro diluita con acqua, un rametto di salvia e si allungherà
con mezzo bicchiere di vino bianco, che si farà evaporare, portando
lo stufato a completa cottura.
Testo di Tebaldo Lorini
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