Dante
ha ormai completato la salita del monte del Purgatorio ed è giunto
infatti alla soglia del Paradiso terrestre, nella foresta dell'Eden. Foresta
che infonde nel poeta le stesse sensazioni di semplice tranquillità
provate quando, durante il suo esilio, attraversava le grandi pinete che
circondavano Ravenna. Infatti, secondo il Sapegno, «la descrizione
del bosco, mosso da un vento lieve e uniforme, allietato da voli e canti
d'augelli, percorso da un rio di acque limpidissime tra rive fiorite,
...... si elabora ...... sui ricordi di un paesaggio vero, la Pineta di
Classe presso Ravenna... ».
Un'aura dolce, sanza mutamento
avere in sè, mi fería per la fronte
non di più colpo che soave vento;
per cui le fronde, tremolando, pronte
tutte quante piegavano a la parte
u' la prim'ombra gitta il santo monte;
non per dal loro esser dritto sparte
tanto, che li augelletti per le cime
lasciasser d'operare ogne lor arte;
ma con piena letizia l'ore prime,
cantando, ricevíeno intra le foglie,
che tenevan bordone a le sue rime,
tal qual di ramo in ramo si raccoglie
per la pineta in su 'l lito di Chiassi,
quand'Eolo Scilocco fuor discioglie.
(Purgatorio, Canto XXVIII, 16/21) |
Di certo ai giorni nostri la Pineta di Classe non ha più la lussureggiante
estensione dei tempi di Dante. Ugualmente, però, il mistico paesaggio
naturale offerto da ciò che rimane del grande complesso boschivo
è in grado di infondere in chi l'attraversa quelle forti sensazioni
di pace e serenità che furono sicuramente ispiratrici dei versi
danteschi. Oggi la pineta di Classe, insieme alla vicina Foresta di S.Vitale,
si estende per "soli" 2.041 ettari e rappresenta una delle ultime
testimonianze delle antiche foreste che un tempo ricoprivano il litorale
ravennate. Un simile patrimonio botanico non poteva quindi non essere
incluso nel Parco Regionale del Delta del Po, zona protetta di cui stanno
per essere completate le procedure per trasformarla, meritatamente, in
Parco Nazionale. La Pineta è attraversata da molte stradelle e
sentieri che permettono di visitarla con facili ma interessanti escursioni
adatte a tutti.
Dalla Casa del Guardiano non si entra nella pineta, ma si piega a sinistra,
sulla sterrata principale, iniziando l'aggiramento della parte settentrionale
del complesso vegetale. Costeggiando il Fosso Vecchio, non si lascia mai
la larga sterrata che offre una larga panoramica della pineta e dei campi
coltivati che si estendono a ridosso del mare. Costeggiando la pineta
si trascura, in prossimità di una curva a destra, una sterrata
di uguale importanza che si addentra nella pianura coltivata e, dopo pochi
minuti, si individua, a destra, una stradella chiusa da sbarra che si
addentra nella pineta. Questa va seguita, all'interno del bosco e lungo
il Fosso Ghiaia, fino ad arrivare al Ponte delle Botole. Attraversato
il ponte si piega subito a sinistra su una pista sterrata che si tiene
sul lato destro del Fosso Ghiaia. Percorsi circa 500 metri, lungo i quali
si devono trascurare alcune via sulla destra chiuse da sbarra, si lascia
la strada principale per imboccare la carrareccia sulla destra chiusa
anch'essa da sbarra. Da qui è sufficiente mantenersi sempre sulla
via diritta, trascurando sempre, ai numerosi bivi, le stradelle laterali.
Così facendo si attraversa tutta la parte meridionale della Pineta
di Classe arrivando sull'argine dello Scolo Acquara. A questo punto si
prende l'argine sulla destra e lo si segue sempre fino a che non si arriva
ad un grande caseggiato. Qui si scende dall'argine piegando a destra e
passando davanti al caseggiato utilizzando la via principale che qui giunge.
Arrivati ad un cancello in legno lo si supera e subito dopo, al bivio,
si procede diritti giungendo nuovamente al Ponte delle Botole. Attraversato
il ponte si presentano due possibilità: chi vuole sostare, magari
per il pic-nic, può proseguire sulla via principale, che piega
a sinistra, arrivando rapidamente all'area di sosta con tavoli del Parco
Primo Maggio. Altrimenti, superato il ponte, si prosegue diritti, sulla
sterrata chiusa da sbarra, attraversando subito la parte settentrionale
della Pineta di Classe e giungendo, senza possibilità di errore
(ai bivi sempre diritti) alla Casa del Guardiano.
Tempo |
3.30 ore |
Dislivello |
0 m |
Cartografia |
I.G.M.I. 1:50.000 Foglio N.240 "Forlí" |
Accesso |
La pineta di Classe è raggiungibile
da Ravenna seguendo le indicazioni per i Lidi Sud ed uscendo dalla
città dalla Porta Nuova o Pamphilia. Si supera Classe (importante
centro di epoca romana di cui pu essere visitata l'area archeologica)
e si continua sulla Statale in direzione Rimini. Poco dopo si incontra,
sulla sinistra, una larga via sterrata con indicazioni per Foce Bevano.
Imboccatala, si va a superare la ferrovia (passaggio a livello) e,
poco dopo, si giunge alla Casa del Guardiano dove si parcheggia l'auto. |
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