Proveniente
da Arezzo,
Stefano Bardini venne a Firenze per studiare, frequentò l'Accademia
delle Belle Arti e pensò di dipingere. Ma il suo vero talento era
nella ricerca di pezzi d'antiquariato, così, seguendo il suo istinto
divenne in breve tempo l'antiquario più autorevole e…ricco.
In Piazza de' Mozzi, si fece costruire, sull'antico convento, una sorta
di reggia, allo scopo di farne la più sontuosa galleria antiquaria;
vi raccolse innumerevoli tesori, che alla sua morte, nel 1922, lasciò
alla città di Firenze. Tra i tanti meriti, ebbe anche quello di
istituire a Firenze la prima vera scuola di restauro ed un gabinetto fotografico.
La fortuna di Bardini fu, oltre al suo formidabile "fiuto"
artistico, di trovarsi in un periodo storico particolare. Quando le antiche
famiglie Toscane, con grandi proprietà terriere, a causa della
rivoluzione industriale, furono travolte dagli eventi e dovettero disfarsi
dei loro patrimoni, cedettero anche a prezzi irrisori, gli arredi delle
loro dimore, che all'epoca non venivano considerati né artisticamente,
né commercialmente. Provvidenziale, per Bardini, fu anche l'abbattimento
del Mercato Vecchio, dal quale trasse pezzi di particolare interesse.
Il Museo Bardini è una straordinaria collezione che comprende
quasi tutti i generi dall'Alto Medioevo al Barocco, gli oggetti: sculture,
dipinti, arazzi, antiche cassapanche, ceramiche, tappeti, armi, strumenti
musicali, sono esposti in modo tale da rendere molto piacevole la visita
a questo incantevole museo.
Fotografia di Kee-Ho Casati
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