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Anghiari

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Abitanti nel 1991: 5.877

Il territorio del comune di Anghiari si estende dalle pendici dell'Alpe di Catenaia alla piana della Val Tiberina per 130,58 kmq, in gran parte in collina. Stazione sulla via che dalle Romagne sfociava in Casentino prima dell'apertura, alla fine del Cinquecento, della più comoda via dello Scopetone, fu dapprima centro feudale, quindi libero comune e poi sede di vicariato. Capoluogo di comunità per decreto di Pietro Leopoldo del 1776.

Il castello di Anghiari, ricordato in documenti del X e dell'XI secolo come «castrum Angulare» o «Anglare», era in origine feudo dei conti di Galbino, un ramo della schiatta dei Barbolani di Montauto. Donato da costoro nel 1104 all'eremo di Camaldoli, sotto la giurisdizione dei monaci ebbe modo di svilupparsi, godendo di una certa libertà come provano gli statuti comunali del XIII secolo. Questa sorta d'autonomia di fatto cessò nel 1322 quando di Anghiari divennero signori i Tarlati di Pietramala, ai quali rimase fino al 1384 (con la parentesi degli anni 1339-1352 quando il dominio passò al comune di Perugia).

Nel 1385 infine Anghiari entrò sotto l'egida di Firenze che lo elesse sede di un vicariato comprendente quasi per intero il territorio prima feudo dei Tarlati; e nel 1440 proprio presso Anghiari avvenne lo scontro campale che sanzionò, con il definitivo possesso per Firenze di tutto il Casentino e la Val Tiberina toscana, anche la fine delle minacce viscontee nella regione. Sotto il dominio dei Medici conobbe una significativa rinascita sia economica che culturale, contendendo a Borgo San Sepolcro il primato di centro più importante della Val Tiberina toscana.

Da vedere:
Santa Maria delle Grazie, prepositurale del secolo XVIII, con l’interno arricchito di opere d’arte di pregio, tra le quali una grande terracotta invetriata di Andrea della Robbia.
Palazzo Pretorio, ora Comune, costruito nel ‘300, decorato con affreschi e stemmi in pietra e terracotta, si trova nella medievale Piazza del Popolo.
La Badia, chiesa fondata dai Camaldolesi nel 1104-5, con l’interno singolarmente asimmetrico.
Palazzo Taglieschi, edificato per accorpamento di case-torri in epoca rinascimentale, ospita al suo interno il Museo Statale, raccolta di dipinti, sculture e frammenti architettonici; tutti pezzi significativi provenienti dalla zona di Anghiari e dalla Val Tiberina.
S. Agostino, fondata nella prima metà del XIII sec., ha al suo interno preziose acquasantiere marmoree.
Santa Croce, chiesa cinquecentesca ornata all’interno di preziose opere d’arte.

Parte storica riprodotta su autorizzazione della Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e Giuridici

 
 
 
   
 
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