Abitanti
nel 1991: 12.513
Il
comune si estende per 83,13 kmq sulle estreme propaggini delle Colline
Metallifere e su una striscia di pianura litoranea. Designata da Pisa
nel Duecento capoluogo di un vasto capitanato, fu a lungo il centro
principale dell'alta Maremma. L'estensione attuale del comune
risale al 1949, quando fu staccata la frazione di San Vincenzo,
costituita in comune autonomo.
Terra degli etruschi, che ne sfruttarono per primi le risorse
minerarie, Campiglia viene ricordata, nel 1004, nel documento
con il quale il conte Gherardo II, della famiglia più tardi
detta della Gherardesca, fondò e dotò di beni il monastero
benedettino maschile di Santa Maria di Serena in Val di Merse. Nel secolo
successivo, sebbene la grande stirpe comitale continuasse ad esercitarvi,
insieme con diversi altri enti religiosi, la propria signoria, questa
autorità venne limitata dalla nascita di istituzioni comunali
locali e ancor più dalla presenza del comune di Pisa, nel
contado del quale Campiglia si trovò inserita già dal 1168.
Annessa nel 1406 allo stato fiorentino, vide confermato
il suo ruolo d'importante caposaldo amministrativo e militare. Come tale
visse vari episodi bellici, tra i quali il più noto è
forse la valorosa resistenza ad Alfonso di Napoli (1447-48). Gravemente
decaduta in età moderna, quando la frequenza delle epidemie
e la recrudescenza della malaria condussero a un complessivo deterioramento
delle condizioni ambientali, Campiglia tornò ad essere nell'Ottocento
il centro più importante di un lungo tratto del litorale
toscano.
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
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