Abitanti nel 1991: 17.040
Il
territorio del comune di Colle di Val d’Elsa si estende per 92,21
kmq in una zona di media collina, nell’alta Val d’Elsa.
Ebbe origine come libero comune alla fine del XII secolo; divenne sede
di comunità nel 1776 con le riforme leopoldine.
Le prime notizie sul territorio di Colle, sul quale ab antiquo avevano
signoria i vescovi di Volterra, risalgono all’inizio
dell’XI secolo e si riferiscono a due enti ecclesiastici in possesso
appunto dei vescovi volterrani: la pieve a Elsa e la chiesa di Santa Maria
di Spugna; nel 1007 questa venne ceduta ai nobili Aldobrandeschi,
che la trasformarono in un monastero con ampia giurisdizione sulle terre
circostanti. In una di queste, Piticciano, nacque il primo nucleo dell’attuale
Colle, ricordato come «Colle Nuovo» in contrapposizione
a un «Colle Vecchio» (quindi preesistente) in un documento del
1115. Occupato e distrutto dai fiorentini durante la guerra contro
Siena (1172), fu in breve ricostruito; già nell’ultimo
decennio del XII secolo era organizzato in libero comune con propri
consoli e quindi, dal 1201, propri statuti. Nel tentativo di mantenere
una posizione di equilibrio tra Siena e Firenze, per tutta la prima
metà del Duecento, Colle si schierò con l’una o con
l’altra, finché nel 1260, trovandosi a fianco di Firenze
nella guerra di Montaperti, fu devastato dalle truppe senesi. E ancora
negli anni seguenti i colligiani vissero molto spesso in prima linea gli
avvenimenti bellici e diplomatici che segnarono i rapporti tra i due potenti
comuni e l’alternarsi delle parti ghibellina e guelfa fino
all’epilogo che si svolse nelle loro campagne e che segnò
la sconfitta di Siena da parte dei fiorentini (1269). Al loro fianco Colle
combatté anche, tra il 1284 e il 1293, contro Pisa: ormai legato
al comune di Firenze (e sempre più frequentemente governato
da podestà o capitani appartenenti al ceto dirigente fiorentino),
agli inizi del Trecento viene da questa posto ufficialmente sotto la sua
tutela. Fedele e subalterno alla politica fiorentina, Colle, con la discesa
in Italia di Arrigo VII, aveva aderito alla Lega guelfa, inviando in seguito
milizie contro Uguccione della Faggiola (1315).
Dopo alcuni anni di instabilità interna contrassegnata da una
serie di lotte civili, fu prima occupato dai fuorusciti ghibellini (1322)
e quindi venne in signoria dell’arciprete Albizzo dei
Tancredi, membro della famiglia magnatizia locale più potente
(1326-1330); nel 1333 decise di sottomettersi a Firenze per un periodo
di tre anni, poi estesi a quindici dopo una nuova congiura di fuorusciti.
Altre discordie intestine e una questione per causa di confini
tra Colle e Poggibonsi indussero i fiorentini all’intervento;
e, non è dato di conoscere quanto spontaneamente, i colligiani
nel 1349 optarono per un atto di dedizione perpetua a Firenze. Nella guerra
che vide schierati il papa, il re di Napoli e la repubblica di Siena contro
Firenze (1478-79), Colle venne assediato ed espugnato, ma nel 1481 tornava
a far parte dello Stato fiorentino. Nel 1592 otteneva la dignità
di città in conseguenza della concessione della sede vescovile.
A Colle sono nati artisti famosi come lo scultore e architetto Arnolfo
di Cambio (m. 1302) e il pittore-trattatista Cennino Cennini
(sec. XIV - sec. xv) e in epoca contemporanea il pittore e scrittore Mino
Maccari (1898-1991) e lo scrittore Romano Bilenchi (1909-1989).
Colle Val d'Elsa viene ricordata anche per aver dato inizio all'arte
della stampa, con l'installazione, intorno al 1400, di una delle prime
tipografie italiane.
La parte moderna della cittadina si sviluppa in basso, sotto l'antico
borgo medievale (Colle Alta), che conserva ancora le antiche mura con
le torri duecentesche, e bei palazzi di epoca rinascimentale. Nel nucleo
medievale si trova la casa-torre del primo Duecento, chiamata Torre di
Arnolfo di Cambio, in quanto si dice che fosse la casa natale dell'artista.
Da vedere: Casa di Arnolfo di Cambio, casa torre
del 1200 dove pare vi sia nato l’artista. Palazzo Pretorio,
costruzione trecentesca, con la facciata decorata da stemmi di podestà.
Palazzo Campana, fu eretto nel 1539 su progetto di Giuliano
di Baccio d’Agnolo. E’ preceduto da un ponte che collega
i due nuclei della Città Alta. Porta Nuova, fiancheggiata
da due torrioni cilindrici del XV-XVI secolo, fu probabilmente disegnata
da Giuliano da Sangallo. Museo Archeologico “R. Bianchi
Bandinelli”, nel quale sono esposti materiali che vanno
dall’Eneolitico al Medioevo relativi al territorio della Val
d’Elsa. Duomo, costruito nella prima metà
del ‘600 sul luogo di una precedente pieve romanica. Restaurato
nel 1992, custodisce al suo interno una importante raccolta d’arte
del Seicento. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
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