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Comuni della provincia

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Figline Valdarno

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Il territorio del comune di Figline si estende per 71,68 kmq essenzialmente in pianura, nel Valdarno Superiore. Antica podesteria medioevale di notevole importanza, ha raggiunto l'assetto territoriale attuale nel 1851, quando Incisa fu elevata a comune.
L'origine dell'odierna Figline risale alla metà del XIII secolo, ma precedentemente esisteva sulle colline antistanti un castello, i cui primi signori furono i feudatari Ubertini da Gaville. L'importanza dell'antico nucleo fortificato doveva essere notevole se è vero che nel 1175 si progettava (sia pure senza poi alcun esito concreto) di trasferirvi la diocesi fiesolana. Nel 1198 «Figline vecchio» entrava sotto la giurisdizione del comune di Firenze, ma fu una sottomissione con frequenti episodi di ribellione: l'ultimo avvenne nel 1252 quando, a causa dell'asilo offerto ai ghibellini fuorusciti da Firenze, il castello venne assediato e costretto alla resa; ciò convinse i fiorentini a radere al suolo le mura e le case degli insubordinati valdarnesi. Alcune famiglie furono obbligate a inurbarsi, le altre costrette a ricostruire le loro case in piano, dove già si era andato sviluppando il mercatale. Il nuovo borgo rimase senza mura fino al 1357, quando la stessa Firenze decise di munirlo per salvaguardare il ruolo di «granaio della città di Firenze, per l'abbondanza di granaglie che continuamente a quel mercato concorreva» (Matteo Villani). Le mura, imponenti, furono terminate nel 1390 ma ciò non impedì che altre volte Figline soffrisse sanguinose incursioni, soprattutto a opera delle compagnie di ventura. In epoca moderna seguì le vicende del capoluogo fiorentino e niente di particolare va ricordato se non gli episodi di ribellione al dominio francese nel maggio del 1799 e la partecipazione di numerosi figlinesi al movimento del «Viva Maria». Al territorio del comune di Figline, podesteria di primo grado, venne annessa Incisa dal 1822 al 1851. Tra i suoi cittadini illustri va annoverato il filosofo Marsilio Ficino.

Da vedere:
Piazza Marsilio Ficino, elegante, circondata da portici, è un tipico esempio di piazza mercatale.
Ospedale Serristori, già villa di S. Cerbone, ospita al suo interno l’ambiente dell’antica farmacia dove sono conservati vasi in maiolica dei sec. XVI-XIX.
S. Maria, collegiata fondata nel 1257, nel corso dei secoli ha subito alcune trasformazioni, l’ultima nel 1933. L’interno ad una navata, conserva preziose opere d’arte. Altri capolavori sono conservati nell’attiguo Museo della Collegiata.
S. Francesco, documentata già nel 1229 e ricostruita nel Trecento, è preceduta da un portico che la unisce al convento. Al suo interno conserva una Madonna col Bambino in stucco dipinto della Bottega del Ghiberti.

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