Abitanti nel 1991: 4.082
Il
territorio del comune di Magliano in Toscana, che si estende per 250,68
kmq in una zona collinare a sud di Grosseto, tocca con i suoi confini
meridionali il fiume Albegna e con quelli occidentali il mar Tirreno.
Castello degli Aldobrandeschi nel Medioevo e feudo granducale in età
moderna, comprende, entro i suoi confini, anche le frazioni di Montiano
e di Pereta.
Già attorno al VI secolo sorse nei pressi dell'attuale abitato
di Magliano un cospicuo insediamento etrusco, Heba, capoluogo di
un vasto territorio. Dal 287 a.C. questa località passò
sotto la dominazione romana e divenne un'importante colonia, fiorente
di attività fino ai primi secoli dell'Impero Romano. Il primo
documento che faccia menzione di Magliano risale comunque alla
fine dell'XI secolo e attesta che fin da quel periodo il castello
apparteneva ai conti Aldobrandeschi. Con diploma del maggio 1221
l'imperatore Federico II ne confermò il possesso a Ildebrando,
conte palatino degli Aldobrandeschi, il quale, a sua volta, lo
concesse con rapporto vassallatico a Bernardino di Magliano. Fino al
1400 conteso tra Siena e gli Aldobrandeschi del ramo di Santa Fiora,
ai quali era stato attribuito nel 1274 all'atto della divisione della
contea aldobrandesca, fu per la sua importante posizione strategica
più volte assalito e saccheggiato. Nel 1365, sotto le sue mura,
le truppe senesi misero in fuga le milizie mercenarie dell'inglese Giovanni
Hawkwood. Tra il 1339 e il 1345 Magliano fu ceduta dagli Aldobrandeschi
alla repubblica di Siena, che Vi mantenne il proprio dominio fino
alla sua caduta, nel 1555. Incorporata con tutta la Maremma nel
granducato di Toscana, nel 1559 fu concessa in feudo da Cosimo
I, con il titolo di marchesato, al luogotenente generale Cornelio Bentivoglio
di Ferrara, alla cui famiglia rimase, salvo un breve intervallo tra
il 1635 e il 1661, fino al 1751.
Da vedere: Le Mura, del Trecento, ancora ben conservate
su tre lati, sono delimitate da torrioni rotondi. Palazzo dei
Priori, del 1425, costruzione in stile gotico. Ha la facciata
coperta di stemmi di podestà. S. Martino, chiesa
costruita prima del Mille, nei secoli successivi è stata ampliata
e rimaneggiata più volte. L’interno, affrescato, è
formato da due ambienti diversi: il primo di fondazione romanica,
il secondo di forme gotiche. S. Giovanni Battista, costruzione
di origine romanica, mostra i vari stili con cui è stata più
volte rifatta nei secoli successivi. Interessante l’interno
ad una navata col soffitto sostenuto da tre archi. E’ finemente
affrescata. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e Giuridici |