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complesso di Santa Croce è strettamente collegato, fin dalle
sue origini, alla presenza dei Francescani, che vi si stabilirono
dal 1227 circa.
Poco dopo la morte si San Francesco, i Francescani costruirono una
piccola chiesa nel luogo dell'odierna Santa Croce, che ampliarono
nel 1252. Nel 1967 furono ritrovati i resti del primo edificio.
Nel maggio del 1294 iniziarono i lavori per la nuova chiesa, progettata
da Arnolfo di Cambio, il quale riuscì a fondere l'ideale
fiorentino della bellezza delle forme semplici in un vastissimo
spazio; Santa Croce infatti, ha una lunghezza di 115 metri e la
larghezza della navata centrale è di 195 metri, come la prima
chiesa di San Pietro a Roma.
La costruzione terminò nel 1380. Nel 1512 dopo il crollo
del primo campanile, ne fu eretto un altro, nel 1842 progettato
da Niccolò Baccanti; la facciata marmorea della chiesa fu
costruita da Niccolò Matas dal 1853 al 1863, sembra dietro
un progetto quattrocentesco del Cronaca.
Santa Croce è la chiesa fiorentina più ricca di opere
d'arte; per esempio, al suo interno troviamo preziosissimi affreschi
di Giotto, il pulpito di Benedetto da Maiano, il monumento funebre
di Vittorio Alfieri del Canova, l'altorilievo L'Annunciazione di
Donatello
Le ricche famiglie fiorentine del XIII secolo donarono ai francescani
grandi somme, per avere il privilegio di seppellire i loro defunti
nelle cappelle del coro, ed apporre così i loro stemmi. Alla
fine del XIV secolo la chiesa divenne anche luogo di sepoltura di
personaggi illustri, tra gli altri vi si trovano anche i monumenti
funebri di Dante Alighieri, Galilei, Machiavelli, Foscolo, Rossini.
All'interno del complesso di Santa Croce si trova, oltre ad un altro
chiostro, l'omonimo Museo, ricco di capolavori, a titolo di esempio:
il Crocifisso di Cimabue, affreschi dell'Orcagna, un bronzo dorato
di Donatello.
La basilica di Santa Croce si affaccia sull'omonima vasta piazza
costruita a complemento della stessa, e nota in tutto il mondo perché
da secoli ospita le tradizionali partite di "calcio in costume".
Al numero 21 di Piazza Santa Croce si può ammirare il Palazzo
dell'Antella, la cui facciata nel 1629 fu interamente affrescata
in soli venti giorni da una squadra di abili pittori, su commissione
di Niccolò dell'Antella. Successivamente questo palazzo venne
indicato come il "Palazzo degli sporti", in quanto dalle
sue finestre si affacciavano gli spettatori per assistere alle partite
del "calcio in costume".
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