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Cipolla rossa toscana

È una cipolla dal colore rosso, con caratteristica forma a pera.

Si differenzia dalla classica cipolla fiorentina dal bulbo schiacciato, perché si presenta a forma di pera. È stata selezionata partendo dalla fiorentina classica. Si semina in semenzaio da novembre a gennaio. Si trapianta da aprile a maggio ad una distanza di 25x30 cm, in terreni ben soleggiati per evitare attacchi fungini. I cipollotti vanno rincalzati da due a quattro volte. Le cipolle da conservare sono mature a settembre. Vengono intrecciate e poste in locali ombreggiati e al riparo dal freddo, dove si conservano bene fino a marzo e aprile.

La cipolla rossa toscana è consumata come cipollotto fresco, dal sapore piccante, o preferibilmente come cipolla cucinata, perché ha un sapore molto forte.Per la produzione del seme vengono scelte le cipolle che tardano a germogliare; queste vengono reimpiantate e mandate a seme, per mantenere la caratteristica del germogliamento tardivo. Il seme si raccoglie a giugno-luglio e viene conservato in ambienti asciutti. È utilizzata per i soffritti e per le frittate.

Il quantitativo medio annuo di cipolla rossa prodotta nelle province di Arezzo (circa 10 produttori) e Firenze è quantificabile in 150-200 quintali. La commercializzazione avviene prevalentemente in zona attraverso il mercato ortofrutticolo, buona parte della produzione è per consumo familiare.

Territorio interessato alla produzione Valdarno aretino e fiorentino, province di Arezzo e Firenze.
Produzione in atto Attiva.
Testi ed immagini di proprietà di Arsia e della Regione Toscana riprodotti su autorizzazione.

Fotografia di Derno Ricci

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