Il
lupino dolce di Grosseto ha forma tondeggiante e colore giallo. Ha buona
consistenza e sapore dolciastro. La semina, a spaglio, si effettua a settembre
dopo una preparazione del terreno e una concimazione organica. Necessita
di terreni acidi; nella rotazione colturale segue il frumento. La raccolta
è ad agosto, può essere utilizzato sia per l’alimentazione
umana che per quella animale.
Il lupino dolce è stato da sempre coltivato nelle campagne della
Maremma; oggi sta scomparendo. La sua tipicità è data sia
dalle caratteristiche della cultivar sia da quelle ambientali, che gli
conferiscono un sapore un po’ dolciastro. Viene consumato come accompagnamento
per gli aperitivi, come stuzzichino o per l’alimentazione del bestiame.
Sono sei i produttori di lupino dolce in tutta la provincia di Grosseto,
anche se la produzione si concentra soprattutto nel comune di Magliano
in Toscana. Il quantitativo prodotto è di 1000-1500 quintali l’anno.
Problemi di ordine agronomico non permettono un aumento della superficie
coltivata: per la coltivazione del lupino occorrono infatti terreni sciolti.Il
prodotto viene destinato totalmente a grossisti e distributori non locali
che lo commercializzano sia in Toscana sia fuori della regione.
Territorio interessato alla produzione |
Provincia di Grosseto. |
Produzione in atto |
A rischio. |
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