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Civitella Paganico

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Abitanti nel 1991: 3.090

Il territorio di Civitella Paganico, nella valle dell'Ombrone grossetano, si estende per 192,71 kmq in una zona in parte collinosa e in parte pianeggiante. Il comune deve il suo nome ai due centri maggiori, Civitella Marittima, in epoca medievale possesso degli Ardengheschi, e Paganico, già «borgo franco» della repubblica di Siena. E stato costituito nel 1926 con il distacco di questi due centri e delle frazioni di Pari e di Casal di Pari dal territorio comunale di Campagnatico.

Civitella Marittima, chiamata in passato Ardenghesca per essere stata la sede e il castello principale della potente famiglia degli Ardengheschi, trae le sue origini dal conte palatino Ardengo, che aveva ricevuto da Carlo Magno il feudo di Lattaia, comprendente larga parte di questo territorio, quale premio per aver valorosamente combattuto contro i Longobardi. Il successore di Ardengo, conte Ildebrandino, costruì sul colle dove sorge oggi il centro abitato il castello ardenghesco, in una zona sottoposta alle mire espansionistiche dei Vicini conti Aldobrandeschi e della repubblica di Siena. A quest'ultima, già nel 1167 e di nuovo nel 1179, gli Ardengheschi fecero atto di sottomissione, raramente rispettandone gli impegni (ancora nel 1280 essi avevano fatto di Civitella un sicuro asilo per i fuorusciti ghibellini di Siena).

Tra il 1317 e il 1345 il castello cadde definitivamente sotto il dominio di Siena, che ne fece distruggere le mura e il cassero. Il villaggio di Paganico invece, in origine dominio degli Aldobrandeschi, passò nel 1193 sotto la giurisdizione di Siena, che nel 1262 lo designò quale sede di un nuovo borgo e nel 1278 deliberò di fortificarlo: Paganico assunse così il caratteristico aspetto di centro pianificato, con strade parallele e una cerchia muraria quadrangolare. Dichiarato «castello franco» nel 1292, servì alla repubblica senese come caposaldo per le proprie imprese militari e per la colonizzazione del territorio circostante, finché nel 1310 fu eretto capoluogo di un esteso Vicariato. Nei decenni successivi subì continui assalti e invasioni, culminati, nel 1494, nel saccheggio operato dalle truppe di Carlo VIII. Segnato successivamente da un lento declino, passò, dopo la caduta della repubblica senese, al granducato mediceo. Nel 1602 fu elevato al rango di marchesato e concesso ad Antonio dei Medici; nel 1630 divenne feudo della famiglia Patrizi, che lo detenne fino al 1747.

Da vedere:
Corso Fagarè, via principale di Paganico, scorre tra edifici del 1300/1400.
Badia di S. Lorenzo al Lanzo, del XI secolo, a Civitella Marittima.

Parte storica riprodotta su autorizzazione della Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e Giuridici


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