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Monte San Savino

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Abitanti nel 1991: 7.847

Il territorio comunale di Monte San Savino si estende per 89,68 kmq nella Val di Chiana occidentale, occupando in massima parte la cima e le pendici di un poggio che domina la valle del torrente Esse, affluente del Canale Maestro della Chiana. Stazione lungo la via che portava a Siena, fu centro feudale, poi sede di vicariato e venne eretto in comunità nel 1774.

Di Monte San Savino, quasi certamente di origine etrusca, si hanno notizie sicure solo a partire dall'XI secolo quando di questa parte di territorio erano signori gli Ubertini e i loro consorti; fu proprio l'alleanza con i fiorentini, stipulata tra il ramo guelfo di questa famiglia, cacciato da Arezzo e rifugiatosi a Monte San Savino (1287), una delle cause scatenanti della lunga guerra tra gli aretini e Firenze culminata con la battaglia di Campaldino. Dal 1289 Monte San Savino si pose così sotto la tutela della repubblica fiorentina, ma nel 1325, conquistato dalle truppe del vescovo di Arezzo Guido Tarlati, venne quasi completamente distrutto. Ricostruito e ripopolato, nel 1336 passò di nuovo ai fiorentini, che a loro volta lo cedettero ai perugini. A questi il castello rimase fino al 1358, anno in cui tornò in possesso di Arezzo. Nel 1384 Monte San Savino, insieme ad Arezzo e al suo contado, passò definitivamente sotto il dominio di Firenze, divenendo sede di vicariato (in alternanza con Lucignano). Dal 1551 al 1570 fu quindi dato in feudo dal granduca Cosimo I a Baldovino e Fabiano del Monte, fratelli del pontefice Giulio III, e nel 1604 a Gianantonio Orsini. Tornato in possesso dei Medici, divenne con rogito granducale proprietà del principe Mattias, fratello di Ferdinando II (1664), e quindi, dal 1667 al 1697, appannaggio della granduchessa Vittoria della Rovere. Nel 1747 la comunità di Monte San Savino venne infine riunita al granducato. Nella primavera del 1799 il paese fu tra i centri della reazione antifrancese, che ebbe come tragica conseguenza la dispersione della fiorente comunità ebraica insediata nella zona. Monte San Savino ha dato i natali al cardinale Giovanni Maria del Monte, poi papa col nome di Giulio III (1487-1555) e allo scultore e architetto Andrea Contucci, detto il Sansovino (1460-1529).

Da vedere:
Rocca del Cassero, costruzione trecentesca in stile gotico senese, ora sede del Museo Comunale della Ceramica popolare, che espone manufatti di ceramiche e maioliche dal medioevo ad oggi.
Loggia dei Mercanti, costruzione del 1500, portico su quattro colonne scanalate con capitelli corinzi.
S. Chiara, chiesa seicentesca, custodisce al suo interno preziose opere d’arte.
S. Agostino, parrocchiale costruita nella prima metà del XIV sec. ed ampliata nel 1500, sembra dal Sansovino. Conserva, tra tante opere d’arte, anche una vetrata della scuola di de Marcillat.

Parte storica riprodotta su autorizzazione della Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e Giuridici

 
 
 
   
 
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