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Comuni della provincia

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Pitigliano

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Abitanti nel 1991: 4.316

Il comune di Pitigliano si estende per 102,89 kmq in una zona collinosa della provincia di Grosseto ai confini con il Lazio. Dominio signorile degli Aldobrandeschi e degli Orsini, fu sede di vicariato in epoca moderna e, dal 1660, sede dei vescovi di Sovana. Non ha subito mutamenti di rilievo dei suoi confini territoriali.

Di origine antichissima, Pitigliano fu città etrusca e romana. Talvolta è identificata anche con il vicus Torianu di età longobarda, ma sicure attestazioni storiche risalgono solo al 1061, anno in cui papa Niccolò II confermò al vescovo di Sovana il possesso della pieve di Pitigliano. Sebbene la storia della località sia oscura fino agli inizi del XIII secolo, si sa con certezza che il castello apparteneva da tempo ai conti Aldobrandeschi, che lo difesero lungamente dai tentativi di espansione territoriale del comune di Orvieto. Nel 1274, con l'atto di divisione della contea aldobrandesca, Pitigliano fu assegnata al ramo dei conti di Sovana, che ne avevano già fatto il centro del proprio dominio comitale.

Nel 1293, attraverso il matrimonio tra Romano Orsini e Anastasia Aldobrandeschi, si iniziò il lungo periodo della signoria degli Orsini sulla contea di Pitigliano e Sovana, comprendente anche i castelli di Sorano, Saturnia, Manciano, Orbetello e Piancastagnaio. Durante il corso del Trecento gli Orsini riuscirono a mantenere l'integrità territoriale della contea salvaguardandola dalle mire espansionistiche di Orvieto e Siena, finché, nel 1455, al termine di una lunga serie di guerre suscitate dalla repubblica senese nei quarant'anni precedenti, essi videro ridotto il proprio dominio ai soli territori di Pitigliano e Sorano. Soltanto nel 1562 una sommossa popolare filomedicea pose fine alla dominazione degli Orsini. Agli inizi del XVII secolo Pitigliano entrò definitivamente a far parte del granducato di Toscana. La comunità ha dato i natali a Francesco Zuccarelli (1702-1788), paesaggista e fondatore della Reale Accademia Pittorica di Londra. Nel periodo giolittiano si sviluppò a Pitigliano un forte movimento contadino, che portò tra l'altro all'occupazione di terre incolte. Durante la Resistenza formazioni partigiane operarono nel territorio.

Da vedere:
L’Acquedotto, scenografica costruzione del 1543 eretta per volere di Gian Francesco Orsini su disegno del Sangallo.
Palazzo Orsini, di struttura medievale, oggi sede della Curia vescovile.
Museo diocesano di Arte Sacra, raccoglie opere e reperti preziosi provenienti dalle chiese della zona.
Museo Civico Archeologico, il cui allestimento è stato curato con particolare attenzione ai nuovi criteri espositivi. Raccoglie importanti reperti etruschi.
La Sinagoga, finita nel 1589, è stata recentemente restaurata e riaperta al culto.
Il Duomo, intitolato ai Ss. Pietro e Paolo, rimaneggiato più volte, ha la facciata in stile barocco. E’ sovrastato da un imponente campanile.

Parte storica riprodotta su autorizzazione della Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e Giuridici
Fotografia di Sandro Santioli


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