Abitanti nel 1991: 5.464
Il
territorio del comune di Vernio si estende per 63,28 kmq, nella valle
del Bisenzio, in bassa, media e alta collina. Il comune ebbe origine
come centro feudale, e ha mantenuto nel tempo il suo aspetto di comune
sparso, raggiungendo l'assetto attuale nel 1984 con l'aggregazione
di due zone staccate dal comune di Barberino di Mugello.
Anticamente insediamento etrusco e poi di coloni romani, forse trasse
il nome dall'accampamento nel quale le milizie romane dirette in Gallia
svernavano. Alla fine del X secolo il territorio di Vernio era dominio
in parte dei conti Cadolingi di Fucecchio e in parte dei conti
Alberti di Prato, ai quali ultimi per eredità passò
completamente all'inizio del XII secolo. Nel 1164 in un diploma di investitura
concesso al conte Alberto degli Alberti, l'imperatore Federico Barbarossa
istituì ufficialmente il feudo di Vernio, destinato a rimanere
autonomo per quasi sette secoli. Gli Alberti ne detennero il possesso
fino al 1332 quando lo vendettero ai fiorentini Palla Strozzi e Chiavello
Machiavelli per 10.000 fiorini: l'acquisto era stato fatto in realtà
per conto di Piero di Gualterotto dei Bardi, che instaurò la propria
signoria sulla terra nel 1336; nel 1355 l'imperatore Carlo IV conferì
con tutti i crismi dell'ufficialità alla famiglia fiorentina dei
Bardi la nomina di vicari imperiali in Vernio. In signoria di costoro,
attraverso alterne vicende e con condizioni materiali di vita non certo
floride, Vernio rimase fino al settembre del 1797, quando fu annesso alla
Repubblica cisalpina instaurata da Napoleone e unito all'amministrazione
dipartimentale di Bologna. Il congresso di Vienna stabilì poi nel
1815 che Vernio facesse parte del granducato di Toscana.
Nel corso dell'ultima guerra il territorio fu attraversato dalla linea
gotica, e ciò comportò distruzioni e lutti per la popolazione,
che partecipò attivamente alla lotta di Liberazione.
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
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