La
barbina è un salume ricavato dalla parte muscolosa della gola del
maiale. Ha forma a pera e cotenna sulla superficie inferiore. La carne,
rossa e interrotta da fili di grasso di colore bianco, è simile
a quella della pancetta. La superficie esterna è ricoperta di sale
e spezie, che danno alla barbina un sapore e un profumo molto intensi.Il
peso varia fra 1 e 2 kg.
La barbina opportunamente rifilata e ripulita delle parti molli viene
massaggiata con sale e riposta in vasche di marmo strofinate con aglio.
Gli strati di carne vengono alternati con sale marino naturale ed una
miscela di spezie ed erbe aromatiche. La barbina viene conservata nelle
conche fino al termine della stagionatura, per un periodo di almeno sei
mesi. Si produce da settembre a giugno.
La barbina deve la sua tipicità al processo di lavorazione. La
parte del maiale prescelta viene trattata secondo il metodo tradizionale
di salatura a secco nelle vasche di marmo che, con la loro porosità,
permettono la stagionatura ottimale e la maturazione del prodotto. Determinanti
nella dinamica del ciclo produttivo sono anche le caratteristiche microclimatiche
dei locali di stagionatura, che non devono essere eccessivamente aereati,
con buona umidificazione e senza condizionamento forzato.La barbina viene
impiegata come condimento e nei ripieni.
Viene prodotta da 14 trasformatori, riuniti, come per il lardo di Colonnata,
in associazione; la produzione media annua è di circa 120 kg e
viene venduta solo in zona, prevalentemente a privati in azienda.La barbina
viene servita durante la Sagra del lardo che si tiene solitamente il terzo
finesettimana di agosto per la festa San Bartolomeo (24 agosto).
Territorio interessato alla produzione |
Colonnata, provincia di Massa-Carrara. |
Produzione in atto |
Attiva. |
Materiali, attrezzature e locali
utilizzati per la produzione |
• Attrezzature da taglio •
Ripiani di lavoro • Vasche di marmo (localmente chiamate
“conche”) • Locali tradizionali per la lavorazione
e la stagionatura |
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