Questo
itinerario prevede l'attraversamento di uno dei massicci più
panoramici della Toscana: quello del Pratomagno. Dal crinale prativo
di questo enorme dosso lo sguardo può spaziare su tutta la vallata
casentinese, sul Valdarno e i Monti del Chianti e, più lontano,
sui monti dell'Abetone e della Garfagnana.
Da Bagno di Cetica si sale sci ai piedi sulla via principale che effettua
alcune larghe svolte giungendo alla larga pista che scorre sotto il crinale
del Pratomagno. Di questa si prende il ramo destro e lo si segue fino
al Varco di Reggello e da qui alla Croce al Cardeto. Dalla Croce si pongono
due alternative per arrivare al Ristorante Giuntini. Continuare sulla
sterrata (percorso consigliabile con forte innevamento) oppure seguire
il crinale (segnali bianco/rossi difficilmente visibili in inverno) e
raggiungere subito una pista che scorre poco più in alto della
via principale (la strada scompare completamente in caso di forti nevicate;
se la neve è ghiacciata possono insorgere problemi di tenuta con
sci non laminati). Quando le due vie si ricollegano manca poco alla strada
sterrata da imboccare che scende a sinistra verso Macinaia. Questa, infatti,
è la prima larga pista che si incontra sulla sinistra, pista che,
dopo un tratto in piano, inizia a scendere decisamente. Superata senza
imboccarla la via a sinistra chiusa da sbarra (nei pressi il rifugio di
Macinaia) si continua sulla via principale perdendo quota ed inoltrandosi
nella Foresta di Vallombrosa. Giunti alla strada Saltino-Vallombrosa (tenuta
in inverno) la si costeggia, dove possibile, sci ai piedi arrivando poi
al grande prato che si apre sulla sinistra percorrendo il quale (tenersi
ai limiti della strada) si arriva all'Abbazia di Vallombrosa. Il ritorno
avviene sulla via dell'andata fino a Macinaia. Qui si imbocca a destra
la via chiusa da sbarra che scende fino ad arrivare ad un curvone sulla
destra. Si lascia quindi la larga via per prendere a sinistra la mulattiera
perfettamente sciabile che dopo un tratto allo scoperto in accentuata
discesa, entra nel bosco scorrendo pressoché in piano. Uno strappo
in salita avverte che siamo nelle vicinanze di un piccolo rifugio in legno
(purtroppo chiuso) da cui parte la pista sterrata che porta alla Croce
al Cardeto. Da qui, sulla via dell'andata, si ritorna a Bagno di Cetica.
Lunghezza |
23 km (A/R) |
Dislivello |
750 m |
Tempo |
6,30 ore |
Difficoltà |
Media difficoltà |
Cartografia esistente |
Multigraphic 1:25.000 "Massiccio del Pratomagno" |
Periodo consigliato |
dicembre/marzo |
Punti d'appoggio |
Foresteria dell'Abbazia, tel. 055 862074 |
Accesso |
Bagno di Cetica è raggiungibile
da Arezzo seguendo prima la Statale n. 71 fino a Bibbiena e da qui
la Statale n. 70 della Consuma. Superato Borgo alla Collina si prende
quindi per Castel S. Nicolò e poi per Cetica. Dal paese la
strada diviene sterrata, anche se larga e con ottimo fondo, salendo
fino a Bagno di Cetica (se è nevicato in basso, l'auto deve
essere lasciata a Cetica. In questo caso l'itinerario si allunga di
ben 7 km e difficilmente è percorribile in un solo giorno) |
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