Abitanti nel 1991: 28.188
Situato
tra l'Arno e il Serchio, il territorio comunale si estende per 92,22 kmq,
ai piedi e sulle pendici sud-occidentali del Monte Pisano arrivando fino
al mare. Già Bagni di San Giuliano, è divenuto comunità
autonoma nel 1776 grazie all'aggregazione di 31 comunella della podesteria
di Ripafratta e ha cambiato il proprio nome nel 1935.
Abitata forse fin dall'epoca romana per le cave di marmo e
di pietra, utilizzate più tardi per la costruzione degli edifici
pisani, e in un secondo tempo per le acque termali, menzionate
anche da Plinio, nel Medioevo San Giuliano era un villaggio cresciuto
intorno a una chiesa posta nella diocesi lucchese e ricordata a partire
dal 772. Nel XII secolo, fortificata con mura e torrioni, faceva parte
del contado pisano. Di notevole importanza come passaggio obbligato
sulla strada per Lucca, fu teatro di ripetuti scontri armati fra
la repubblica interna e Pisa: le due città se ne contesero
il possesso fino alla pace di Montopoli, che ne sancì la restituzione
ai pisani, dopo l'abbattimento della torre eseguito nel 1397. L'importanza
delle terme, che la tradizione vuole edificate per iniziativa di
Matilde di Canossa, è attestata da un documento del comune
di Pisa del 1161, riguardante l'obbligo del podestà di curare i
Bagni di Monte Pisano. Restaurate a più riprese, ampliate e circondate
di mura nel XIV secolo, furono distrutte nel 1406 dai fiorentini; ripristinate
nel 1597 dal granduca Ferdinando I e nuovamente riattate nel 1684,
furono vendute da Cosimo III alla Pia Casa della Misericordia di Pisa,
che vi costruì una edificio con alloggi. Durante la decadenza del
granducato vennero dimenticate, ma furono risollevate nel 1742 dall'imperatore
Francesco I, salito sul trono di Toscana. Roccaforte del partito repubblicano,
San Giuliano oppose una forte resistenza alla penetrazione del fascismo.
Durante la seconda guerra mondiale, nonostante il Monte Pisano offrisse
scarse possibilità alla guerriglia, fu un importante centro
di attività partigiana, intensificatasi nel 1944 e culminata
in un violento scontro armato con il comando militare tedesco di stanza
in Agnano, a cui fecero seguito varie rappresaglie. È dai suoi
monti che il 2 settembre 1944 scesero le formazioni partigiane che per
prime entrarono in Pisa evacuata dai tedeschi.
Da vedere: Palazzo delle Terme, settecentesco,
posto al centro dell’abitato, è opera di Ignazio
Pellegrini. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
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