Abitanti
nel 1991: 1.390
Il
territorio del comune di Badia Tedalda si estende per un'area di 119,06
kmq, sul versante marchigiano dell'Appennino. Il centro è ubicato
su un colle alle pendici dell'Alpe della Luna. Originariamente sede
di un'abbazia benedettina che controllava il valico di Viamaggio tra
la valle del Tevere e quella del Marecchia, e centro feudale, divenne
capoluogo di comunità nel 1775; ad essa alla fine del '700 si aggregò
Santa Sofia di Marecchia, marchesato dei Colloredo di Milano, ancora oggi
isola toscana all'interno del Montefeltro.
Badia Tedalda - probabilmente compresa, in epoca bizantina, nei domini
dell'Esarcato ravennate - fu tra i feudi concessi da Ottone I al suo
vassallo Goffredo di Ildebrando (967) come facente parte della cosiddetta
Massa Verona. Successivamente dominata dai conti di Montedoglio, tra la
fine del XIII secolo e gli inizi del XIV venne in possesso di Uguccione
e poi del figlio Neri della Faggiola, che si giovarono dell'appoggio
dei Visconti di Milano in chiave antifiorentina. Passò infine
a Firenze, seguendone poi le sorti, dalla metà del xv secolo,
quando la repubblica, uscita vittoriosa dalla battaglia di Anghiari, troncò
definitivamente i conati espansionistici dei Visconti in Toscana, annettendosi
tutti i piccoli potentati locali che avevano appoggiato le mire antifiorentine
dei duchi di Milano.
Da vedere:
S. Michele Arcangelo, parrocchiale edificata sui resti del
castello. All’interno preziose terrecotte invetriate del 1500.
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Parte storica riprodotta su autorizzazione della
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