Ha buccia gialla estesamente coperta di rosso e polpa di colore giallo-aranciato
che diventa rosato a maturazione, da cui il nome. I frutti sono piccoli
e di forma oblata-rotonda. È una pesca spiccagnola con polpa dura,
resistente alle manipolazioni, gustosa di sapore. La pianta è mediamente
vigorosa, la produttività è media.
Ha maturazione media-precoce, matura tra l’ultima settimana di
luglio e la prima di agosto, poco prima della pesca trionfo. Non presenta
particolari suscettibilità alle principali fisiopatie del pesco.
Questa pesca veniva associata tradizionalmente al periodo della mietitura.
Prima che avvenisse il miglioramento genetico del grano, a partire dal
secondo dopoguerra, la mietitura cadeva intorno a fine luglio-prima settimana
di agosto, a seconda della stagione. Nella festa che tradizionalmente
accompagnava la raccolta del grano venivano servite le pesche maglia rosa
e le pesche trionfo rosse.Ancora oggi le persone che hanno gustato queste
varietà di pesche le associano a quei periodi.
Un tempo molto diffusa in Romagna ed in tutte le aree a vocazione peschicola
della Toscana, oggi si coltiva solo in poche aziende del Valdarno fiorentino
ed aretino perché superata da varietà commercialmente più
quotate.Come altre antiche varietà del Pratomagno, del Valdarno
(sia aretino che fiorentino) e del Casentino "sopravvissute",
viene coltivata solo da pochi hobbisti che non la commercializzano; è
destinata al solo consumo familiare. Non è pertanto possibile stimarne
la quantità prodotta.
Territorio interessato alla produzione |
Diffusa nel Valdarno aretino e fiorentino,
province di Arezzo e Firenze. |
Produzione in atto |
Attiva. |
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