Il pomodoro pallino ha forma sferica e nella parte opposta al picciolo
presenta un’escrescenza apicale molto accentuata. Il colore è
rosso intenso, la polpa soda e non deliquescente. Ha odore molto intenso
e sapore più acidulo rispetto al pomodorino da serbo del Valdarno;
le pezzature vanno dai 30 ai 40 grammi. Si presta bene ad essere conservato
fino ai mesi invernali, appeso sotto le tettoie ("ciglieri").
Si produce fra agosto e settembre.
Descrizione dei processi di lavorazione:
- Acquisto delle piantine da un vivaista locale o per autoriproduzione
- Trapianto in file binate verso la prima decade di giugno
- Palatura con canne, cui le piante in seguito vengono legate
- Preparazione del terreno: aratura profonda e successivo affinamento
effettuato con estirpatori o frese
- Difesa fitosanitaria con prodotti a base di rame, di Bacillus thuringensis
e di piretro
- Raccolta manuale
- Legatura manuale
- Conservazione in locali coperti e arieggiati, generalmente appeso
sotto delle tettoie
- Consumo nei mesi invernali
La
tradizionalità del pomodoro pallino risiede sia nella particolarità
della cultivar, sia nella tecnica di conservazione: si presta ad essere
conservato a lungo, fino ai mesi invernali. Nel livornese è frequente
vedere le "filze", ovvero i grappoli di questi pomodori piccoli,
rossi e tondi appesi sotto le tettoie delle case di campagna, i cosiddetti
"ciglieri". Soprattutto in passato questo tipico metodo di conservazione
costituiva un simbolo caratteristico del paesaggio rurale, frequentemente
fotografato o dipinto per l’armonia dei colori e delle forme. Il
pomodoro pallino era molto usato nell’alimentazione dei contadini,
che lo strofinavano sul pane in inverno; si dice che i medici consigliassero
le "freghe" (fette di pane con pomodoro "da serbo"),
come ricostituenti per pazienti debilitati. Oggi è coltivato solo
per autoconsumo o per la vendita nei mercati locali.
Gli agricoltori che coltivano ancora questa varietà sono ormai
pochi e quelli da cui è possibile rinvenire il seme, mantenuto
da anni tramite autoproduzione, sono solo quattro. Il prodotto viene destinato
esclusivamente all’autoconsumo, non viene venduto.
Territorio interessato alla produzione |
Provincia di Livorno. |
Produzione in atto |
Attiva. |
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