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Visita il Mugello, culla dei Medici, a due passi da Firenze e le bellezze toscane
 

La cucina di Alessi

 

 
 

Fusilli saltati con carciofi all'empolese

  • 400gr di fusilli
  • 8 carciofi morellini empolesi
  • un trito grossolano composto da:
    un mazzolino di prezzemolo
    2 costoline bianche di sedano
    1 grossa cipolla bianca
    1/2kg di passata di pomodoro
    2 spicchi di aglio
    le foglioline di 4-5 rametti di maggiorana
    1 altro mazzolino di prezzemolo
    1 dado di carne
    50 gr di burro
    5-6 cucchiai di olio di oliva
    1 limone
    sale e pepe
    foglioline di prezzemolo tritate
Mondare i carciofi eliminando le foglie esterne più legnose e dure e tagliare a metà tutte le altre. Ripulire della parte esterna più dura il fondo e staccare il gambo (dopo aver ripulito anche quello). Tagliare i carciofi a spicchi e metterli in acqua fresca acidulata col succo del limone insieme ai gambi.
In un tegamino, mettere il trito di verdure con l'olio e farlo rosolare 3'. Aggiungere gli spicchi di carciofo, far rosolare anche loro 5-6' rigirando continuamente.
Intanto far scottare 5-6' in acqua salata al giusto i gambi di carciofo prima messi da parte, poi sgocciolarli e metterli nel frullatore con 5-6 cucchiai di acqua di cottura, la passata di pomodoro, i 2 spicchi di aglio, la maggiorana, il prezzemolo, il dado e il burro e far frullare fino ad avere un composto liscio ed omogeneo.
Versare nel tegamino con i carciofi, far stufare coperto 15', rigirando spesso, a fuoco basso. Al tempo, assaggiare e aggiustare di sale, pepare, spengere.
Cuocere la pasta abbastanza al dente, scolarla, passarla in una padella col resto del burro e 4-5 cucchiai di sugo di carciofi. Far saltare un po' per fare incorporare il condimento alla pasta, e quando è ben risugata aggiungere 2-3 cucchiai di acqua di cottura della pasta stessa per legare meglio il tutto, quindi ancora 4-5 cucchiai e anche più secondo il proprio gusto, di sugo di carciofi per finire di condire la pasta, e, dopo altri 2' di cottura, sempre rigirando e saltando, distribuire nei piatti. Condire ancora ciascuno di essi con il resto del sugo, cospargerli delle foglioline di prezzemolo, portare in tavola senza aggiungere altro.
Anche i fusilli, come altre cose che abbiamo proposto in precedenza, di fatto, non sono certo una pasta che appartiene alla tradizione toscana. D'altronde, la pasta toscana, rigorosamente toscana, sarebbe: taglierini, tagliatelle, nastroni e pappardelle. Con le varianti "pici", cannelloni, gnocchi, tortelli ecc... che poi fondamentalmente sono mutuate dalle regioni limitrofe. Tutte paste, quindi le nostrane, ottenute dal tirar la sfoglia. Cose peraltro ormai pressoché impossibili ad ottenere, dato che fare la sfoglia a mano è pratica assolutamente abbandonata: cultura perduta.
Perciò, dovendo ricorrere a pasta industriale con tutti gli spaventosi limiti che questo comporta, tanto vale usare i tipi più svariati. Dato che la varietà di forme, essendo la saporosità standardizzata, sono l'unico pregio di questo prodotto.

Una ricetta di Giuseppe Alessi
Fotografia di Kee-Ho Casati

 
 
 
   
 
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  Terra di Toscana

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